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Turismo a Praga in crescita, ma sotto i livelli pre-pandemia.

Gli ultimi due anni hanno portato dati scoraggianti dei turisti stranieri in Repubblica Ceca, la causa principale è quella collegata al covid19, che durante la prima ondata ha adottato un lockdown precoce seguito dalla chiusura dei confini nazionali. Dopo la chiusura completa, infatti, gli alberghi e i ristoranti, così come tutto il settore del turismo in Repubblica Ceca, hanno sperato di tornare alla normalità. Adesso, i dati sono in miglioramento e la ripresa è graduale, grazie all’ allentamento delle restrizioni e alla possibilità di viaggiare in Europa con più facilità, mostrando solo il Green Pass e senza sottoporsi a quarantene obbligatorie. La Repubblica Ceca in questi anni ha cercato di studiare strategie per far tornare il turismo a Praga come i livelli di pre pandemia. Ad esempio, c’è stato il rinnovamento del sito Internet di Czech Tourism, uno strumento di grande impatto, che immortala ogni aspetto della Repubblica Ceca, indispensabile per i turisti a Praga che vogliono scoprire e vivere a pieno la capitale. I turisti a Praga sono spinti principalmente verso i monumenti storici della capitale. Il numero dei visitatori paganti recatasi al Castello di Praga, uno dei principali monumenti che risente del flusso degli stranieri, è rimasto quasi invariato negli ultimi due anni per i mesi estivi, ma da metà luglio si è registrato un aumento della partecipazione. Anche il Municipio della Città Vecchia ha incrementato il numero dei visitatori rispetto allo scorso anno, ma mai quanto i numeri che si avevano prima della pandemia.

I turisti a Praga si differenziano in questi anni, infatti si può notare che rispetto al 2020 sono in aumento i turisti stranieri, principalmente dai paesi vicini, oltre che da Francia, Spagna e Italia, segnale positivo dopo lo scoppio della pandemia. Mentre i turisti dei paesi e degli stati vicini hanno lentamente iniziato a tornare a breve distanza, i turisti nazionali, da sempre, hanno sostenuto il turismo locale, segnando sul mercato un aumento di arrivi e soggiorni in hotel cechi e registrando numeri da record, nel 2021. Il turismo a Praga è stato influenzato molto anche dalle modifiche e cancellazioni di tratte aeree provenienti dai paesi asiatici. Il turismo a Praga risente ancora la mancanza di asiatici e americani, solo nel 2021, si sono visti alcuni gruppi organizzati provenienti dagli USA, ma sicuramente siamo ancora lontani dalle percentuali che si avevano precedentemente alla pandemia. Questo aumento di turismo organizzato si può attribuire anche al fatto che la gente vuole tornare a viaggiare e ha smesso di avere paura, perciò si osserva con ottimismo che l’alto numero dei visitatori nei mesi estivi crea una buona base finanziaria per i mesi autunnali.

 

Il turismo a Praga, prima della pandemia, era caratterizzato dal fenomeno dell’ overtourism, ossia flussi di turisti sempre crescenti nell’area centrale della città, maggiormente costituito da coloro che preferiscono trascorrere le vacanze in città a basso costo, questo causava un problema di gestione degli ospiti, dunque si è pensato ad una migliore distribuzione dei turisti a Praga, spingendoli verso le aree urbane meno presidiate dai visitatori e destagionalizzando le visite turistiche. In questi ultimi due anni questo non accade più, e per quanto riguarda il turismo estero in generale, la perdita si è assestata sul 40%. Il turismo a Praga prima della pandemia, accoglieva un numero elevato di turisti negli zoo, per esempio, il parco safari di Kràlovedvor, è stato completamente chiuso perchè non è riuscito a compensare le perdite, dato che le entrate derivanti dai biglietti d’ingresso rappresentano una voce significativa nel budget operativo; nello zoo di Ostrava circa il 40 percento dei visitatori era composto da polacchi prima dello scoppio della pandemia di covid-19, mentre quest’anno sono andati principalmente i cechi. Oltre al turismo a Praga, la pandemia ha comportato perdite anche in altri settori, per esempio, solo nella primavera del 2020, la produzione manifatturiera e l’esportazione di beni sono diminuite di circa il 30%.

Referenze: Camic.czAktualne.cz, e  Progetto.cz.

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