La camera dei rappresentanti approva la legge sulla ristrutturazione preventiva per aiutare gli imprenditori in difficoltà finanziarie ad evitare il fallimento.
La proposta
Su suggerimento di Pavel Staňek (ODS), il governo ha prima specificato la procedura per facilitare la preparazione della ristrutturazione preventiva ed, in un secondo momento, ha evidenziato la parti che non saranno oggetto della ristrutturazione.
Il principio di ristrutturazione preventiva poggia sull’accordo tra l’imprenditore e i suoi principali creditori. In questo scenario si riuscirà a mantenere la continuità aziendale, uno dei principi cardine, attraverso la negoziazione con i creditori finanziari e commerciali. Sarà necessario presentare un piano di ristrutturazione nel quale sono indicati tutti i creditori che faranno parte della procedura. L’azienda potrà scegliere a quali creditori proporre l’accordo per il recupero e la ristrutturazione del credito. Il progetto dovrà poi essere presentato a questi ultimi. Una volta presentato il progetto di risanamento si avvierà una fase di negoziazione alla quale parteciperanno l’imprenditore e i creditori. Qualora si manifestasse una procedura d’insolvenza, in questo scenario, solo i creditori chiave selezionati e contattati dall’imprenditore possono essere coinvolti nella ristrutturazione preventiva. Riguardo i crediti che non sono stati ammessi, sorge in capo all’imprenditore il dovere di risolvere in chiave prospettica anche queste pendenze a tempo debito. Questi tipi di crediti, di solito, non sono inseriti perché risultano relativamente insignificanti rispetto al resto e saranno pagati regolarmente mantenendo tutti i loro diritti. La proposta passerà ora all’esame del Senato, così come la successiva modifica della legge sull’insolvenza, approvata anche dalla Camera bassa del Parlamento.
Vantaggi del nuovo procedimento
Un vantaggio del nuovo procedimento è che, a differenza dell’insolvenza, non passa dal tribunale. Non si tratta quindi di un procedimento pubblico. Di conseguenza il tribunale non renderà pubbliche le informazioni sulla ristrutturazione, per limitare il più possibile l’impatto della pubblicità negativa. L’obiettivo del legislatore è spingere le imprese ad affrontare le difficoltà finanziare prima che si arrivi allo stato d’insolvenza.
Inoltre, la nuova iniziativa diminuirà il numero di procedure di insolvenza alleggerendo i tribunali e snellendo l’iter legislativo per determinate tipologie di aziende.
Il dato sui fallimenti 2023
Nella prima metà di quest’anno sono stati dichiarati 343 fallimenti di società commerciali, 2.647 fallimenti di singoli imprenditori e 6.683 fallimenti personali. Il dato sul primo semestre mostra un calo rispetto al 2022 che riguarda tutte le categorie scritte sopra citate, si arriva a toccare un calo del 10% alla voce “fallimenti professionali”. I dati sono forniti da una ricerca del CRIF – Czech Credit Bureau.
Il pattern di decrescita è evidente se si considerano il numero medio di fallimenti al mese. Nel 2021 sono fallite, in media, 62 imprese al mese rispetto alle 52 della prima metà di quest’anno. Una differenza ancora più significativa si nota nel caso delle persone fisiche che sono imprenditori, dove un una media di 527 imprenditori al mese è fallita nell’ultima metà del 2021, e nella prima metà di quest’anno sono stati il 16% in meno, ovvero 441″, afferma Věra Kameníčková, analista di CRIF – Czech Credit Bureau . A giugno è stato dichiarato il fallimento di 47 società commerciali, il numero minimo dopo aprile rispetto agli altri mesi di quest’anno. Contestualmente sono state depositate 109 istanze di insolvenza, che è invece il massimo di quest’anno. Hanno dichiarato fallimento anche 495 imprenditori persone fisiche, insieme al massimo di maggio di quest’anno, e sono state depositate 481 istanze di fallimento.
Il dato più significativo, come già annunciato, è la diminuzione dei fallimenti personali rispetto alla prima metà dell’anno precedente. Il numero di fallimenti personali è diminuito anno su anno di 768, cioè del 10%, e il numero di proposte di fallimento personale di 479, cioè del 6%. Il maggior numero di fallimenti personali è stato dichiarato nella regione della Moravia-Slesia (202), nella regione di Ústí (175) e nella regione della Boemia centrale (134).
Fonti: https://www.camic.cz/it/; https://www.informaceofirmach.cz/; https://www.ceskenoviny.cz/
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