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Poca flessibilità, indipendenza e disparità uomo-donna rendono bassa la qualità del lavoro in Repubblica Ceca

La qualità del mercato del lavoro in Cechia si situa al 15simo posto tra i 27 paesi dell’Unione Europea (Index prosperity, il progetto di analisi dei dati di Česká spořitelna). Questo perché è scarsa la produttività (di venti punti percentuale inferiore alla media UE) ed è poca la flessibilità negli impieghi e nell’utilizzo di contratti part-time. Infatti, viene lasciata poca indipendenza dipendenti, dove è il datore a decidere se il lavoro sarà in presenza o da remoto, e la fascia oraria.

Anche la disparità nell’occupazione di uomini e donne sono un grosso problema, infatti la differenza tra gli stipendi è del 16,4%. Il fatto che i datori di lavoro quasi non propongano contratti di lavoro part-time colpisce in particolare le donne, per le quali la mancanza di flessibilità rende difficile il rientro al lavoro dopo o durante il congedo parentale. E questo vale anche per persone in età pensionabile o che si stanno prendendo cura di una persona cara.

Tuttavia, la Repubblica Ceca eccelle in due categorie: la disoccupazione, che da tempo è la più bassa in tutta l’Unione, e il numero dei posti di lavoro liberi, tanto che ci sono più offerte di lavoro rispetto a candidati.

Secondo gli esperti il mercato del lavoro ceco dovrebbe anche attirare più cervelli dall’estero per migliorare le sue performance. Anche le innovazioni che possono attrarre, ad esempio, più operatori scientifici potrebbero aiutare. Gli esperti stranieri sono una delle tante materie prime che mancano al mercato del lavoro ceco.

Fonti: https://www.camic.cz/https://www.indexprosperity.cz/https://czechia.postsen.com/
Fonte immagini: https://www.kellyservices.it/
Fonti grafiche: https://storyset.com/

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