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Il Governo espande il programma Antivirus per aiutare le aziende

Il Governo, nella giornata del 29 novembre 2021, ha ampliato il programma Antivirus, estendendo il regime A e riprendendo il regime B, aumentando così gli aiuti alle imprese. Infatti, a causa della situazione pandemica sfavorevole e della diminuzione delle vendite, i datori di lavoro avranno la possibilità di richiedere un contributo per agevolare i pagamenti della retribuzione salariale pagata ai dipendenti. Ricordiamo che il programma Antivirus è rivolto alle società che hanno sospeso o ridotto le proprie attività a causa dello stato d’emergenza, con lo scopo di rimborsare a fondo perduto parte delle spese salariali che i datori di lavoro devono sostenere.

Questi programmi “Antivirus” saranno validi fino al 30 giugno 2022. Durante il periodo del programma, il governo può prorogare il periodo di ammissibilità della spesa per i suoi regimi individuali o per fissare nuovi periodi. Tuttavia, al governo è stata data la possibilità di sospendere temporaneamente l’erogazione dei contributi, fino a quando i fondi per l’attuazione del programma non saranno garantiti, in caso di esaurimento. Il 28 febbraio 2022 è l’ultima data entro il cui sarà possibile concludere l’accordo sulla fornitura di un contributo del programma Antivirus tra l’Ufficio del lavoro della Repubblica Ceca e il datore di lavoro.

Regime A: Riduzione forzata delle attività e quarantena

Il regime si applica ai casi di chiusura o limitazione delle attività a seguito di una misura di crisi o di un ordine di quarantena da parte del governo ceco, del Ministero della salute o dell’Ufficio di sanità regionale, e inoltre a seguito di casi in cui il dipendente non era in grado di eseguire il lavoro a causa di ordini di quarantena ai sensi della relativa normativa.

Il Regime A permette l’erogazione di un contributo di copertura fino al 28 febbraio 2022 destinato a coprire i costi sostenuti dal datore di lavoro durante i periodi della durata della quarantena o dell’isolamento ordinati per i lavoratori in seguito a una misura di crisi o a un ordine di quarantena da parte dell’autorità competente.

Regolamento di quarantena per i dipendenti

Quando il dipendente non lavora perché gli è stato ordinato il regime di quarantena, ai sensi dell’art. 191 del Codice del lavoro, ha diritto ad un compenso salariale per i primi 14 giorni di calendario del periodo di quarantena.  Si ha procedura simili per un caso di impossibilità temporanea al lavoro.
Alla stregua del regime di quarantena è inoltre considerato:
– l’isolamento, sulla protezione della sanità pubblica
– „e-Neschopenka“ (certificato di malattia elettronico) nei casi in cui al posto della „professione“ è evidenziato „quarantena“.
– l’ordine di quarantena proviene da parte dell’autorità competente all’estero

Impossibilità di assegnare il lavoro ai dipendenti legata ai decreti risolutivi della crisi emanati
dal governo ceco e alle misure di emergenza delle autorità sanitarie pubbliche

Al datore di lavoro è ordinato di chiudere o ridurre le attività a causa dei decreti di crisi emanati dal governo oppure a causa delle misure di emergenza delle autorità sanitarie pubbliche, legate alla presenza del COVID-19.
In tal caso, quando il datore di lavoro ha dovuto chiudere o limitare la propria attività secondo una causa di forza maggiore ovvero si esercita il divieto diretto di tale attività, si tratta di altro tipo di impossibilità al lavoro da parte del datore di lavoro e il datore di lavoro è tenuto a pagare ai dipendenti un rimborso pari a 100% del loro salario medio.
Il fattore decisivo sono le misure in vigore al momento dell’insorgere dell’impossibilità al lavoro, ovvero nel momento in cui il datore di lavoro farà domanda per un contributo.

L’importo del contributo nella Modalità A

Contributo pari all’80 % dell’indennità salariale retribuita, compresi i contributi, pagata dal datore di lavoro durante il periodo di validità dell’impossibilità al lavoro.
Il datore di lavoro indicherà quindi nella rendicontazione l’importo della compensazione salariale pagata e la parte dei contributi statutari che corrispondono all’importo della compensazione pagata. Il contributo dell’Ufficio del Lavoro della RC è quindi pari all’80% della somma di queste parti.
L’importo massimo mensile del contributo per dipendente è fissato a 39.000 CZK.

Per richiedere la Modalità A è necessario provare la riduzione forzata delle attività e quarantena. Chiusura o limitazione delle attività a seguito di una misura di crisi o di un ordine di quarantena da parte dell’autorità competente.

Regime B: difficoltà economiche correlate

Tale regime è rivolto ai datori di lavoro che cessano la propria attività a causa dell’ordinanza del Governo legata all’emergenza COVID-19. Dal 1° novembre 2021 al 28 febbraio 2022 sarà possibile utilizzare il Regime B, che era originariamente terminato il 31 maggio 2021.

Questo regime si applica ai casi di impossibilità al lavoro da parte del datore di lavoro derivante dalle relative difficoltà economiche causate dal COVID-19.
Si tratta di casi in cui sorgono impossibilità al lavoro da parte del datore di lavoro. Queste barriere sono causate dall’attuale situazione epidemiologica e dalle relative misure per prevenire la diffusione della malattia sia in patria che all’estero.
Dal punto di vista del Codice del Lavoro, si tratta di casi in cui il datore di lavoro non può assegnare lavoro ai dipendenti
– perché una parte significativa o chiave dei suoi dipendenti è assente dal lavoro (ad esempio, a causa di quarantena, malattia, assistenza ai bambini oppure a una situazione in cui non riesce ad arrivare al lavoro, compresi gli stranieri); In questo caso, si tratta di un altro tipo di impossibilità al lavoro da parte del datore di lavoro, in cui egli è obbligato a pagare ai dipendenti un rimborso pari al 100% del salario medio di questi ultimi.
– è costretto a ridurre le sue attività a causa della mancanza di forniture di input (ad esempio materie prime, semilavorati, servizi) o di una significativa riduzione della
richiesta per i suoi prodotti o servizi. L’assenza di input, viene considerata come un cosiddetto tempo di inattività, in cui il datore di lavoro è tenuto a versare al dipendente un rimborso pari
all’80% del salario medio di quest’ultimo.

Se le vendite sono limitate, si tratta della cosiddetta disoccupazione parziale, in cui il datore di lavoro è tenuto a versare al dipendente un rimborso pari al 60% del salario medio di quest’ultimo. Tuttavia, il datore di lavoro deve farlo sotto forma di un accordo con il sindacato o di un regolamento interno.

Considerata l’entità degli effetti del virus COVID-19 sulla situazione economica e in relazione al contributo finanziario obbligatorio del datore di lavoro relativo ai costi salariali sostenuti
mentre il dipendente non svolge l’attività lavorativa, si ritiene giustificato l’insorgere di una impossibilità al lavoro e che è anche nell’interesse del datore di lavoro non si verificassero
tali impossibilità al lavoro. Tuttavia, ciò non influisce sull’obbligo del datore di lavoro di procedere in conformità alle norme del diritto del lavoro.

Importo del contributo nella Modalità B

L’importo dell’indennità è pari al 60% del rimborso salariale, compresi i contributi versati dal datore di lavoro al lavoratore per la durata dell’impossibilità al lavoro.
Il datore di lavoro indicherà quindi nella rendicontazione l’importo della compensazione salariale pagata e la parte dei contributi legali che corrispondono all’importo della compensazione versata. Il contributo dell’Ufficio del Lavoro della RC è quindi pari al 60% della somma di questi importi.
Il contributo mensile massimo per dipendente è fissato a 29.000 CZK.

Per richiedere la Modalità B è necessario provare di avere difficoltà economiche correlate. Impossibilità a svolgere le attività da parte del datore di lavoro a causa delle difficoltà economiche dovute alla diffusione del coronavirus.

Restano invariate le altre condizioni per l’erogazione dei contributi.

Per poter richiedere il risarcimento (che verrà erogato dall’ufficio per il lavoro e la cui durata/importo saranno determinate a seconda della fattispecie), le aziende dovranno soddisfare le seguenti condizioni:

  • Rientrare in uno dei due regimi sopra descritti;
  • Produrre necessaria documentazione che dimostri l’effettiva condizione della società e l’ammontare dei costi scoperti per il periodo di applicazione degli aiuti (contratti cessati, mancanza di ricavi, chiusura dei fornitori, etc…);
  • Essere in possesso dei certificati assenza di tutte le pendenze (c.d. bezdlužnost) verso l’Ufficio Finanziario, l’ente previdenziale PSSZ, l’ente assistenziale VZP, l’Ufficio Dogane (se si dichiara l’Intrastat);
  • Il datore di lavoro si attiene rigorosamente al Codice del lavoro;
  • Il dipendente non deve essere nel periodo di licenziamento e non può essere licenziato;
  • Il programma è applicabile solo ai dipendenti con un contratto di lavoro ordinario;
  • Il datore di lavoro deve pagare il salario e le relative tasse / contributi.

Il contributo viene erogato entro 60 giorni dalla presentazione della domanda.

COVID NEPOKRYTÉ NÁKLADY E COVID 2021

Il bando per i due programmi non è stato ancora pubblicato, tuttavia il Ministero dell’Industria e del Commercio riattiverà i programmi con competenza a partire dal 1 novembre. I programmi sono rivolti alle imprese che hanno registrato un calo del fatturato almeno del 30%. Con il primo programma COVID spese non coperte, le imprese possono ottenere un compenso almeno pari al 40% della perdita registrata. Con il secondo programma COVID 2021, le imprese possono ottenere un compenso pari a 300 CZK al giorno per ciascun dipendente. I due programmi non sono tra loro cumulabili. Ulteriori informazioni verranno fornite dopo la pubblicazione dei bandi.

COMPENSAZIONE PER LAVORATORI AUTONOMI

Il Ministero delle Finanze non ha ancora pubblicato il bando, tuttavia è previsto per i lavoratori autonomi con una riduzione del fatturato del 30%, un contributo pari a 1.000 CZK al giorno per il periodo dal 22.11.21 al 31.12.21. Altra misura di sostegno, in corso di valutazione da parte del nuovo Governo e del Parlamento, potrebbe riguardare l’indennizzo (CZK 350/giornaliere) per le giornate in cui il lavoratore è stato impossibilitato a svolgere l’attività, perché soggetto all’obbligo di isolamento (rilevata positività Covid) o quarantena (contatti con soggetti positivi)

Fonte: http://MPSV https://www.mpsv.cz/documents/20142/2061970/TZ_29_11_2021_AntivirusAB.pdf/ff7aa9dc-f4d5-5b1a-8430-5ec8dd5c3d9d

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