IVA in Repubblica Ceca: come funziona

IVA: la nota Imposta sul Valore Aggiunto. Ma quali sono le informazioni utili da sapere sull’IVA in Repubblica Ceca? Quali le differenze col sistema fiscale italiano? Scopriamo insieme come anche IVA e partita IVA in Repubblica Ceca costituiscano particolari vantaggi, che garantiscono un prezzo minore per beni o servizi acquistabili dai cittadini, oltre che per quanto riguarda le dichiarazioni dei redditi.

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IVA in Repubblica Ceca: dettagli

Gli Stati membri dell’Unione Europea sono tenuti ad applicare un’aliquota IVA standard non inferiore al 15%, la quale deve essere la stessa sia per le cessioni di beni che per la fornitura di servizi. Tutti gli Stati membri possono applicare inoltre una o due aliquote ridotte, questa volta non inferiori al 5% solo ad alcune tipologie di cessioni di beni o servizi.

Esattamente come in Italia e nel resto dell’UE, l’IVA si applica a tutte le cessioni di beni o prestazioni di servizi effettuata da soggetti passivi. La Repubblica Ceca ha scelto di stabilire differenti percentuali di tassazione: una standard e due ridotte. Nel 2020 le imposte indirette prevedono tre diverse aliquote IVA in Repubblica Ceca:

  • Al 21% per la maggior parte dei prodotti e dei servizi;
  • Al 15% per prodotti alimentari di base, alcuni prodotti farmaceutici, alcune attrezzature mediche e alloggi sociali;
  • Al 10% per prodotti per la nutrizione essenziale dei bambini, alcuni prodotti farmaceutici, libri, prodotti per mulini, altri prodotti per una dieta senza glutine e giornali. Il riscaldamento è soggetto all’IVA del 10% a partire dal 10 gennaio 2020. Le forniture di acqua potabile e servizi idrici e fognari sono soggette al tasso del 10% a partire dal 10 maggio 2020.

IVA in Repubblica Ceca: chi paga

Per quanto riguarda la tassazione di beni e servizi sono soggette all’IVA in Repubblica Ceca le seguenti operazioni che costituiscono quindi un pagamento di imposte dirette o indirette:

  • Acquisto di beni all’interno della Repubblica Ceca, inclusa circolazione di merci da un altro Stato membro UE verso la Repubblica Ceca.
  • Cessione e trasferimento di beni immobili all’interno della Repubblica Ceca.
  • Prestazione di servizi all’interno della Repubblica Ceca.
  • Importazione di merci verso la Repubblica Ceca.

Le società straniere non stabilite nella Repubblica ceca devono registrarsi ai fini dell’IVA presso l’ufficio preposto se effettuano transazioni che le rendono soggette all’IVA in questo paese. Allo stesso modo anche gli operatori stranieri non stabiliti nella Repubblica ceca sono tenuti alla registrazione ai fini dell’IVA, se sono soggetti a imposta sulla fornitura di beni, sulla prestazione di servizi o sull’acquisizione intracomunitaria in quello stato.

Quella dell’IVA intracomunitaria è una materia complessa: perciò qualora si necessiti di maggiori informazioni in merito sarebbe bene rivolgersi a professionisti del settore. Infatti, errori nelle registrazioni o nel pagamento delle imposte potrebbero condurre al pagamento di pesantissime sanzioni.

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Obblighi per chi paga

É obbligata al pagamento di tale imposta la persona fisica o giuridica che svolge un’attività economica autonoma, così come un gruppo aziendale che si registra all’IVA. É tenuto a registrarsi all’IVA ogni soggetto avente la sede legale, la sede operativa o il luogo dell’attività imprenditoriale in Repubblica Ceca, che abbia un fatturato superiore alla soglia di 1.000.000 corone ceche nel corso di 12 mesi consecutivi. Non è tenuto a registrarsi e ad applicare l’IVA in Repubblica Ceca il soggetto imprenditoriale che non supera la soglia di 1.000.000 corone ceche nel corso di 12 mesi consecutivi.

NB: la dichiarazione IVA deve essere presentata per ogni mese entro il giorno 25 del mese successivo.

IVA in Repubblica Ceca: vantaggi

Infine, esistono benefici o vantaggi che un cittadino o una cittadina possono richiedere sotto forma di detrazione fiscale. Il soggetto passivo, qualora utilizzi le operazioni imponibili passive per svolgere la propria attività economica, ha diritto di detrazione. In caso di credito IVA, l’Ufficio delle imposte rimborsa l’ammontare a credito entro 30 giorni dal giorno di presentazione della dichiarazione.

Ma come funziona la partita IVA in Repubblica Ceca? Chi è soggetto al pagamento delle tasse secondo tale metodo?

Partita IVA in Repubblica Ceca: differenze con l’Italia

In Italia  la partita IVA viene rilasciata tramite la registrazione all’Agenzia delle Entrate, il lavoratore autonomo o la società devono comunicare la registrazione entro 30 giorni a partire dall’inizio dell’attività lavorativa stessa. Il limite di guadagno entro il quale il lavoratore può esimersi dall’obbligo di aprire una partita IVA è di circa 5000 euro annui: entro questa soglia e conformemente ad alcune condizioni, il guadagno può essere considerato frutto di una prestazione occasionale e soggetto ad un regime di tassazione differente.

La percentuale di contribuzione che il lavoratore o la società è tenuta a versare nelle casse statali va dal 23% al 43% in base ad alcune fasce di reddito: si tratta di un sistema progressivo a scaglioni. Oltre a questo sarà tenuto a versare un contributo previdenziale fisso alla cassa professionale di appartenenza (es. per ingegneri, psicologi, medici, etc.) oppure all’INPS. La partita IVA in Repubblica Ceca invece funziona diversamente e si può richiedere o meno in base ad alcuni fattori.

Partita IVA in Repubblica Ceca

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Come funziona la partita IVA in Repubblica Ceca

  • Innanzi tutto, sotto la somma di 1.000.000 CZK (poco meno di 40.000 euro) di fatturato si può anche non avere una partita IVA in Repubblica ceca. Se invece si desidera aprirla,  può essere richiesta anche sotto la somma finanziaria sopra menzionata, attestando l’effettiva operatività della società nel paese;
  • Una volta superata questa soglia, o prima se lo si desidera, saranno trattenuti i cosiddetti “contributi” da parte dello stato: il 15% per i lavoratori autonomi ed il 19% per le società.
  • Anche in Repubblica Ceca vige l’obbligo di versare alcuni contributi fissi annuali.
  • La procedura può essere svolta autonomamente oppure si può ricorrere all’aiuto di un professionista.

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Come e quando registrarsi

La richiesta di registrazione deve essere effettuata presso un ufficio finanziario e sarà considerata effettiva una volta ricevuta la conferma da parte dell’ufficio stesso (tra 5 e 20 giorni dopo). La domanda di registrazione deve essere effettuata entro 15 giorni dal termine del mese civile nel quale si è raggiunto il limite di 1.000.000 CZK di fatturato.

Si ricorda tuttavia che l’ufficio finanziario ha pur sempre la completa discrezione nel riconoscere la partita IVA alla società oppure no (sempre sotto la soglia di un milione di corone).

La richiesta si effettua in qualsiasi ufficio finanziario, nonostante successivamente si dovrà far riferimento all’ufficio della propria zona (Praga1, 5, 7 etc.). Per inoltrare la richiesta sarà necessario portare con sé:

  • documento d’identità
  • certificato penale
  • 1000 Kc
  • contratto d’affitto in Repubblica Ceca

Il richiedente diventa soggetto passivo a partire dal primo giorno del terzo mese successivo al mese nel quale ha maturato il limite di fatturato. Tramite la registrazione volontaria, invece, il soggetto diventa passivo il giorno di validità riportato sulla delibera di registrazione.

Per maggiori informazioni consulta il sito del Ministero delle finanze

[Tale imposta è stata prevista dalla direttiva europea N.112/2006, la quale è stata recepita in repubblica Ceca con la Legge N.235/2004 e suoi emendamenti]

 

Savino&Partners a.s.

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